Sabato 16 novembre ore 17:00
Unisciti al celebre giornalista marittimo di Los Ageles Peter Knego in questo nostalgico sguardo su alcune delle navi più belle mai messe in mare.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, inizia quello che oggi è noto come Movimento Modernista, che si incentra, celebrandolo, sul connubio tra le nuove frontiere della scienza e quelle delle avanguardie artistiche.
Tra il 1948 e il 1971 il Modernismo si esprime al meglio sulle grandi navi di linea, i transatlantici, grazie a celebri architetti e designer quali Kay Korbing, Gio Ponti, Nino Zoncada, Gustavo Pulitzer Finali, Harry Neafie e molti altri, utilizzando linee “pulite”, spesso minimaliste, assieme a materiali di ultima generazione, forme e colori vibranti.
Dalla società Italia di navigazione con la motonave Augustus, la turbonave Andrea Doria e i supertransatlantici gemelli Michelangelo e Raffaello, alla US Lines, con la velocissima United States, alla French Line con il France – il transatlantico più lungo del mondo – fino alla Zim Lines con la loro ammiraglia Shalom e molte altre, queste navi avevano uno stile unico e audace che spesso era una vetrina degli artisti di avanguardia che realizzano per loro opere d’arte esclusive e talvolta audaci. A differenza delle navi da crociera di oggi, prodotte in serie, questi transatlantici erano creazioni uniche ed erano considerate a tutti gli effetti ambasciatrici galleggianti delle nazioni che le avevano costruite.
Knego è considerato uno dei massimi esperti sia di moderne navi da crociera che della storia della navigazione di linea, è un giornalista e critico di navi di crociera molto stimato in tutto il mondo ed è apparso in numerosi programmi televisivi e documentari, oltre a essere presente nelle principali pubblicazioni internazionali del settore.
Peter Knego è anche un produttore video e ha un suo popolarissimo canale YouTube, MidShipCinema, dedicato alle navi passeggeri, vecchie e nuove.
La passione di Knego per i transatlantici inizia in terza media, quando gli viene assegnato un compito sulla tragedia del Lusitania della Cunard Line. Affascinato dalla perdita di quel grande transatlantico a quattro fumaioli appena tre anni dopo il Titanic, più Knego approfondiva l’argomento, più ne restava incantato.
Il suo interesse presto si estende presto a tutti i transatlantici coevi, per poi proseguire le sue ricerche con quelli dell’epoca dell’Art Déco, fino a studiare gli ultimi grandi transatlantici degli anni Cinquanta e Sessanta.
Knego è diventato celebre per aver effettuato ben nove “pellegrinaggi” presso i cantieri di demolizione di Alang, in India, per documentare lo smantellamento di tante celebri navi e recuperarne arredi e opere d’arte, con i quali ha allestito la sua gande casa californiana, un’abitazione-museo totalmente allestita con quanto recuperato da oltre 20 transatlantici storici.
Molti degli oggetti che ha recuperato possono essere visti sul suo sito midshipcentury.com.