Giovedì 18 maggio - ore 18
Incontro con due giovani curatori Janine Gaëlle Dieudji e Manuel Beinat
Quali sono gli sviluppi della fotografia africana dall’attività di Seydou Keita, Malick Sidibé e Samuel Fosso in avanti ?
Quali nuove narrazioni sul continente, dopo che gli autori sopracitati hanno contribuito invece a decostruire le narrazioni visive di matrice esclusivamente occidentale sull’Africa ?
Una disamina storiografica sugli eventi sociali e politici che hanno portato autrici e autori africani a sviluppare un determinato tipo di linguaggio fotografico, con particolare attenzione all’Apartheid, alla dinamica post-coloniale e neo-coloniale, a tematiche care alle minoranze e alle comunità LGBTQI+, e alla dimensione ancora preponderante del ritratto e dell’autorappresentazione. Un ‘analisi condotta con l’utilizzo di alcuni esempi di autrici e autori particolarmente importanti nel panorama artistico contemporaneo africano (Zanele Muholi, Omar Victor Diop, Antong Atem , per citarne alcuni), e con l’esempio di alcuni gruppi e movimenti che hanno condizionato sensibilmente il modo di rappresentare il contenente africano (Afrapix, New Black Vanguard, BHMF).
Janine Gaëlle Dieudji è una curatrice d’arte, di nazionalità francese e camerunese, laureata in Cultura e Relazioni Internazionali dell’Università di Lione 3 in Francia. Ha conseguito un Master in Scienze Politiche presso l’Università di Parigi 2 Panthéon Assas. Da sei anni vive a Firenze, che è diventata la sua casa e il luogo dove ha iniziato a costruire la sua carriera di professionista dell’arte. Co-fondatrice del centro culturale The Recovery Plan di Firenze, ha curato mostre e progetti in collaborazione con istituzioni internazionali di vario genere. Si considera una “multilocale”, credendo che apparteniamo a tutti i luoghi in cui abbiamo vissuto.
Manuel Beinat , è un giovane curatore diplomato presso la Fondazione Modena Arti Visive e studente di scienze sociologiche presso l’Università di Padova. I suoi studi si concentrano sull’intrecciare la ricerca socio-antropologica e le arti visive. Di recente sta approfondendo la tematica coloniale e post-coloniale, e di come questi due concetti si riallacciano alla fotografia, alle dinamiche di potere sociale, politico e culturale insite nell’iconografia globale.
L’ingresso agli incontri è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, non è necessaria la prenotazione.
Dalle 17 alle 19 sarà inoltre possibile visitare anche la mostra Ritratti africani con un biglietto d’ingresso ridotto al prezzo di 5€ a persona.
Dopo l’incontro, si potrà degustare un bicchiere di vino offerto dall’Associazione dei viticoltori del Carso.
In occasione degli incontri, la mostra sarà visitabile fino alle ore 20.
Per informazioni: tel 040 3774783 email info@magazzinodelleidee.it