Queste opere rappresentano un patrimonio destinato a essere valorizzato in maniera permanente nel futuro Spazio Grom di Trieste di Palazzo Galatti, il nuovo centro espositivo dedicato alla sua figura e, più in generale, allo sviluppo dell’arte del Novecento e della contemporaneità nel territorio.

Accanto a questa donazione, la mostra propone anche una selezione di lavori provenienti dall’importante donazione che la famiglia Grom ha destinato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, un corpus ampio e articolato di dipinti, disegni, sculture, arazzi e materiale che documenta l’intero arco della ricerca dell’artista.

La scelta curatoriale è quella di mettere in dialogo i due nuclei, per evidenziare come queste testimonianze rappresentino una sorta di “mappa” del percorso creativo dell’artista, mettendo in luce la stratificazione della sua cultura d’immagine: dalle prime pitture legate alla formazione europea e alle avanguardie storiche, fino a lavori in cui emergono la sintesi, il simbolismo e la spiritualità laica della fase americana.

Proprio la biografia del pittore, nelle sue “peregrinazioni” al di qua e al di là dell’Oceano, la sua continua ricerca delle “radici”, l’evocazione di un Carso rivissuto anche nei paesaggi americani, tra memoria e contemporaneità, rendono quanto mai significativa la ricerca di questo artista, che ha saputo interpretare la storia e la natura del nostro territorio sempre in dialogo con altri stimoli ed esperienze culturali.